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Due carabinieri e due ubriachi

Due ubriachi escono dall'osteria e ognuno decide di  tornare  a casa propria per smaltire i fumi della sbronza. Il primo  ubriaco entra in casa propria e, vedendosi riflesso nello specchio  dell'ingresso,  corre giu' a chiamare l'amico:  "Pietroooo! Pietroooo! Corri  !  Ho i ladri in casa !". Pietro lo sente e corre verso  di lui:  "Adesso vengo li' e gli spacchiamo la faccia !". Corrono  su per  le scale aprono la porta e la richiudono subito: "Cacchio, sono  in  due ! Andiamo a chiedere rinforzi !".  Sono in  strada  e passa una macchina dei carabinieri: "Ferma ferma ! Ci sono i ladri in casa mia !".  I carabinieri si fanno portare sul posto ed uno di loro  sale  verso l'appartamento coi due ubriachi, da'  un  calcio alla  porta  per aprirla e poi la richiude subito esclamando: "C'era gia' un collega sul posto...".


Il carabiniere innamorato

Il carabiniere innamorato va dal padre della sua bella e dice: “Signore, vengo a chiederle la mano di sua figlia”

“Quale – l’interrompe l’altro – la grande o la piccola?”
“Beh – risponde il carabiniere – non mi ero neanche accorto che avesse una mano più grande dell’altra…”


Il carabiniere e le chiavi della macchina

Caserma dei carabinieri. Entra l' appuntato: "Maresciallo, ho combinato un guaio: mi sono chiuso fuori dalla macchina. Le chiavi sono all'interno e non riesco ad infilare la mano nella fessura del finestrino rimasta aperta". "Sveglia appuntato!! prenda un pezzo di fil di ferro e cerchi di sbloccare la sicura". L'appuntato, tutto contento, esce, si dirige verso la macchina e inizia l'operazione. Nel frattempo dal maresciallo entra un altro appuntato che sta ridendo a crepapelle. "Ma che fa ?! Ride nel mio ufficio ?". "Guardi ho appena visto una scena...C'è uno scemo che si è chiuso fuori dalla macchina e prova ad aprirla con un fil di ferro... Ah! Ah!". "E allora? A me sembra una buona idea... Infatti gliel'ho suggerita io !!". "Sì, ma vede, il fatto è che in macchina c'è il collega che gli sta dicendo: "A destra, a destra, sinistra, sinistra".


Il Maresciallo e il computer

Il maresciallo, deciso a informatizzare la sua piccola stazione dei carabinieri, va in un negozio ad acquistare un computer: "Comandante, questo personal e' cosi' potente che fara' meta' del suo lavoro!". Il sottufficiale ci riflette e poi dice: "Va bene, allora ne prendo due!"

La storia della formica

Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Lì trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e cosi finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato a una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale.
Il nuovo gestore di area - è chiaro - ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile.
"Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E cosi contattò il Gufo, PRESTIGIOSO CONSULENTE, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio."
E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente, e licenziò la Formica incavolata, che prima era felice.
MORALE:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E' preferibile essere inutile e incompetente!
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale...

 

Il vecchio gallo SAM

Nella fattoria il vecchio gallo SAM deve accoppiarsi ogni giorno con 2500 giovani pollastre che si chiamano tutte Mary. Ormai e' stanco , non è¨ più il gallo ruspante della gioventù . Il fattore decide di dargli un aiutante, un giovane gallo americano . Il vecchio gallo lo istruisce sul da farsi : "Senti giovane ora io e te mettiamo in riga affiancate tutte le pupe poi io inizio da qui e tu dal fondo , ok ? Buon divertimento ..." Il giovane gallo arrapatissimo parte infoiato e ogni volta ringrazia la pupa di turno... "grazie mary ,grazie mary, grazie mary, grazie mary, grazie mary, grazie mary ,grazie mary, grazie mary, SCUSA SAM , grazie mary, grazie mary..."

 

Il cane in albergo

Un uomo ha scritto a un hotel in Irlanda per chiedere se avrebbero accettato il suo cane. Ricevette la seguente risposta: "Caro signore, lavoro negli alberghi da più di trenta anni. Fino a oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel corso della notte; nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un assegno a vuoto e non ho mai trovato un asciugamani dell'albergo nella valigia di un cane. Il suo cane è benvenuto. Se lui garantisce, può venire anche lei".

 

Un carabiniere trova una lampada

Un carabiniere trova una lampada, da cui spunta il fatidico genio, che gli offre i fatidici tre desideri. Allora il carabiniere chiede emozionato: "Vorrei una casa in montagna". "Concesso". "Arredata con i mobili più lussuosi". "Concesso". "Bellissimo. Stupendo. Muoio dalla voglia di vederla". "Concesso".

La mamma sale sulla bilancia

Il piccolo Marco fa visita all'amichetto Luca. Giocando, entrano nel bagno e Marco, vedendo la bilancia, fa per salirci sopra.Luca lo mette in guardia: "No! Non salire lì sopra!" Marco: "Perché non posso?"Luca: "Non so dirti perché, ma tutte le volte che la mamma sale sulla bilancia, poi guarda giù e inizia a piangere!"


Figlio con i capelli rossi

"Signor dottore, come mai io e mia moglie abbiamo avuto un figlio coi capelli rossi, mentre nessuno di noi li ha così?"

"Ma voi quante volte fate all'amore?"

"Una volta all'anno."

"E' chiaro: è la ruggine!"

Il carabiniere e il caffè

Un carabiniere viene mandato dal maresciallo a comprare il caffe per tutti i commilitoni della caserma, e gli consegna un thermos. Il carabiniere entra nel bar e chiede al barista: "Senta, secondo lei ci stanno sei tazze qui?". "Si, credo di si...". "Bene, allora mi da' due espressi, due macchiati, un cappuccino e un decaffeinato".

Due amici si incontrano al bar

Due amici si incontrano al bar. "Ciao Mario, come stai? Che mi dici di nuovo?" "Due giorni fa è morta mia suocera..." "Ah si? Mi dispiace molto! E come?" "E' morta avvelenata..." "Oh povera donna. E' stata morsa da qualche animale?" "No, no." "Ha mangiato qualcosa che non doveva mangiare?" "No, neanche. Vedi, stava parlando, come al solito, e si è morsa la lingua!"


Mamma, sono incinta

"Mamma, sono incinta". "Figlia mia! Ma dove tenevi la testa?". "Sul volante, perche'?".



Lettera alla mamma


Una madre entra nella camera della figlia e la trova vuota con una lettera sul letto; presagendo il peggio, apre la lettera e legge quanto segue:

Cara mamma, mi dispiace molto doverti dire che me ne sono andata col mio nuovo ragazzo. Ho trovato il vero amore e lui, dovresti vederlo, è così carino con tutti i suoi tatuaggi, il piercing e quella sua grossa moto veloce. Ma non è tutto, mamma: finalmente sono incinta e Abdul dice che staremo benissimo nella sua roulotte in mezzo ai boschi. Lui vuole avere tanti altri bambini e questo è anche il mio sogno. E dato che ho scoperto che la marijuana non fa male, noi la coltiveremo anche per i nostri amici, quando non avranno la cocaina e l'ecstasy di cui hanno bisogno. Nel frattempo spero che la scienza trovi una cura per l'AIDS così Abdul potrà stare un po' meglio: se lo merita!
Non preoccuparti mamma, ho già 15 anni e so badare a me stessa. Spero di venire a trovarti presto così potrai conoscere i tuoi nipotini. La tua adorata bambina”

P.S.
tutte balle, mamma! Sono dai vicini.
Volevo solo dirti che nella vita ci sono cose peggiori della pagella che ti ho lasciato sul comodino.

Ti voglio bene!


Core de Mamma

Alcune madri sono sedute in salotto davanti ad una tazza di the, parlando del piu' e del meno, ma inevitabilmente l'argomento finisce sui propri figli. Dice la prima: "Mio figlio mi vuole cosi' bene che per il mio compleanno mi ha regalato una crociera". Dice la seconda:
"Anche il mio mi vuole cosi' bene che mi ha regalato un diamante". E cosi' tutte le altre. L'ultima allora dice: "Mio figlio mi vuole cosi' bene che, pensate, va dallo psicanalista tre volte alla settimana e per tutto il tempo non fa che parlare di me!


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