Una distinta signora entra in pasticceria del paese ed ordina una torta per il suo compleanno. Il titolare le chiede: "...e quante candeline devo mettere?". La signora, un po' irritata, risponde: "Le solite!!!!"
Una ragazza di campagna e' appoggiata al recinto dei tori quando arriva una macchina, ne scende un signore che le dice: "Vorrei parlare con tuo padre!". "Mio padre e' impegnato, ma se le interessa un toro posso dirle io i prezzi. Quello con albero genealogico e garanzia del risultato costa 500 euro, quello con garanzia del risultato, ma senza albero genealogico 250 euro e quello senza garanzia e senza albero 100 euro". "Io voglio parlare con tuo padre perché tuo fratello ha messo incinta mia figlia". "Allora temo proprio che dovrete aspettare mio padre, perché il prezzo di mio fratello non lo conosco".
Un contadino vive poveramente in una casa di campagna con sua moglie, tre figli e una vacca. Una mattina si alza come al solito all'alba, va nella stalla per mungere la vacca e la trova morta stecchita. In preda alla disperazione (la vacca e' la sua unica fonte di sostentamento) si impicca. Poco dopo anche la moglie si alza e non trovando il marito si reca nella stalla dove fa la macabra scoperta. Per la disperazione anche lei si impicca. Poco dopo il figlio piu' grande si alza e arrivato nella stalla trova oltre alla vacca anche padre e madre morti. Sconvolto, si dirige verso il fiume vicino e si butta nel tentativo di annegare. Ma all'improvviso una donna stupenda, dalle forme molto provocanti e mezza nuda, sorge dalle acque del fiume e gli dice: "Io sono la fata delle acque. So tutto quello che e' accaduto e ti posso dare una possibilita': se mi scoperai per 5 volte di seguito ti salvero' la vita e faro' tornare in vita la vacca e i tuoi genitori. Il ragazzo naturalmente accetta, ma dopo 4 scopate furibonde alla quinta crolla e la fata a malincuore lo condanna a morte facendolo annegare nel fiume. Nel frattempo anche il secondo figlio si alza e trova nella stalla la vacca e i genitori morti. Anche lui per la disperazione decide di annegarsi nel fiume, ma proprio mentre sta annegando di nuovo salta fuori la fata che fa la seguente proposta: "Se mi scoperai 10 volte di seguito ti salvero' e faro' resuscitare tuo fratello, i tuoi genitori e la vacca". Anche il secondogenito, arrivato alla nona scopata crolla sfinito e la fata lo lascia annegare. Poco dopo l'ultimo figlio si alza anche lui e arrivato nella stalla fa la macabra scoperta. Per l'orrore si dirige verso il fiume e ci si butta nel tentativo di annegare. Ancora una volta la fata delle acque lo blocca in estremis e gli fa la solita proposta: "Se mi scoperai 15 volte ti salvero' e faro' resuscitare i tuoi due fratelli, i tuoi genitori e la vacca". Il giovanotto accetta spavaldamente: "Beh, perché solo 15 scopate, io propongo 20 scopate". E la fata: "Ah, si'? Allora te ne chiedo 25!". E il ragazzo: "Ma anche 30". L'affare e' fatto e il ragazzo comincia a farsi la bella fata. Solo che poco dopo si ferma pensieroso e rivolgendosi alla fata le chiede: "Scusa un momento: non e' che alla trentesima scopata muori come la vacca?".
Una ragazza appena sposata decide di preparare un arrosto per il pranzo della domenica. Il giovane marito la osserva e nota che, prima di porlo nella teglia ne taglia via il pezzo finale e le chiede curioso: "Cara, come mai butti via quel pezzo di carne? Mi sembra uno spreco!"
Lei risponde: "Guarda, lo faccio esattamente come lo fa la mia mamma, e ti assicuro che è un arrosto squisito!" Allora il marito dice: "Sono curioso, posso telefonare a tua madre e chiederle come mai tagliava via questo pezzo?" "Certo, fai pure!"
Prende il telefono e chiede alla suocera: "Scusa, tua figlia mi ha detto che quando fai il tuo meraviglioso arrosto ne tagli via un pezzo, ma perché? C'è qualche ragione?" E la suocera: "Guarda, io faccio esattamente come lo faceva
mia mamma, ed era l'arrosto più buono del mondo!" Il marito, non convinto ribadisce alla moglie: "Ti dispiace se chiamiamo la nonna?"
"Certo che no!" Allora compongono il numero della nonna e le chiedono: "Scusa, nonna, la mamma dice che ha imparato da te a fare l'arrosto e ogni volta ne taglia il pezzo finale prima di infornarlo, esattamente come facevi tu ... ma perché tu tagliavi via quel pezzo?"
E la nonna, serafica: "Perché avevo la teglia troppo piccola!"
Una distinta signora entra in pasticceria del paese ed ordina una torta per il suo compleanno. Il titolare le chiede: "...e quante candeline devo mettere?". La signora, un po' irritata, risponde: "Le solite!!!!"
Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Lì trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e cosi finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato a una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale.
Il nuovo gestore di area - è chiaro - ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile.
"Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E cosi contattò il Gufo, PRESTIGIOSO CONSULENTE, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio."
E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente, e licenziò la Formica incavolata, che prima era felice.
MORALE:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E' preferibile essere inutile e incompetente!
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale...
Un tizio entra in un ristorante senza un Euro, chiama il cameriere e gli dice: "scommetiamo un pranzo, se io riesco ad indovinare che cosa hai servito poco fa annusando solamente le posate sporche? il cameriere sicuro di se gli porta le prime due posate.Il tizio annusa ed esclama:"TAGLIATELLE AL RAGU' E GNOCCHI CON GLI SCAMPI. Giusto esclama il cameriere. E il tizio ripete:"ORA PORTAMI LE POSATE DEI SECONDI PIATTI. Il tizio riannusa nuovamente ed esclama:" VITEL TONNE' ED AGNELLO ALLA BRACE. Giusto esclama il cameriere tutto preoccupato. "ED ORA INFINE PORTAMI LE POSATE CON CUI HAI SERVITO LA FRUTTA" dice il tizio. A questo punto il cameriere veramente preoccupato di perdere la scommessa, va in cucina prende il cucchiaio della frutta chiama la cameriera Maria le alza la gonna e glielo strofina nelle parti intime, torna in sala e sicuro di se porge le posate al tizio. Il quale le prende annusa, riannusa nuovamente ed esclama: "MINCHIA QUA' LAVORA MARIA ADESSO???
In ascensore: "Che piano, signore?". "Cinquantesimo, grazie". Dopo cinque minuti l'uomo dell' ascensore domanda: "Scusi... e' dal trentacinquesimo che vorrei farle una domanda...". "Dica pure". "Ma lei s'e' cagato addosso?". "Certo, non credera' che io puzzi sempre cosi', vero?".