Mia suocera decise un giorno di scoprire se i suoi due generi le volevano davvero bene, o se il loro atteggiamento era legato al solo interesse pecuniario. Così il giorno seguente uscì a passeggio col suo primo genero. Ad un certo punto, lei cadde nelle fredde acque del lago e iniziò ad affogare. Il primo genero si gettò immediatamente in acqua e la salvò. Il giorno dopo, trovò davanti alla porta del garage una Peugeot 306 nuova fiammante, con un biglietto nel parabrezza "Grazie da tua suocera, che ti vuole tanto bene". Qualche giorno dopo ebbe la stessa iniziative con me, suo secondo genero. Mi invitò ad una passeggiata in riva al lago. Chiaccherammo del più e del meno, poi ad un certo punto inciampò e cadde in acqua. Io la vidi agitarsi e muovere la mano mentre affogava, e le gridai: "Crepa, vecchia di merda! Sono anni che aspetto questo momento!". Il giorno dopo, trovai davanti alla porta del garage una Mercedes SLK 500 nuova di zecca con un biglietto nel parabrezza: "Grazie da tuo suocero, che ti vuole tanto bene".
Un giovane signore distinto entra in un bar con un secchio pieno di merda in mano:
- "un caffè per favore"
Il barista glielo dà, il signore beve il caffè tutto di un fiato, lancia il contenuto del secchio in aria e se ne va.
Il giorno dopo torna e chiede un altro caffè:
- "Ahò! Aspetta un attimo" gli dice il barista "stiamo ancora pulendo la roba tua di ieri, che è sta storia?"
- "Sto facendo un corso di management per diventare dirigente. Questa è una esercitazione: arrivare la mattina, bere il caffè, gettare merda su tutti e poi sparire per tutto il giorno".
Una ragazza appena sposata decide di preparare un arrosto per il pranzo della domenica. Il giovane marito la osserva e nota che, prima di porlo nella teglia ne taglia via il pezzo finale e le chiede curioso: "Cara, come mai butti via quel pezzo di carne? Mi sembra uno spreco!"
Lei risponde: "Guarda, lo faccio esattamente come lo fa la mia mamma, e ti assicuro che è un arrosto squisito!" Allora il marito dice: "Sono curioso, posso telefonare a tua madre e chiederle come mai tagliava via questo pezzo?" "Certo, fai pure!"
Prende il telefono e chiede alla suocera: "Scusa, tua figlia mi ha detto che quando fai il tuo meraviglioso arrosto ne tagli via un pezzo, ma perché? C'è qualche ragione?" E la suocera: "Guarda, io faccio esattamente come lo faceva
mia mamma, ed era l'arrosto più buono del mondo!" Il marito, non convinto ribadisce alla moglie: "Ti dispiace se chiamiamo la nonna?"
"Certo che no!" Allora compongono il numero della nonna e le chiedono: "Scusa, nonna, la mamma dice che ha imparato da te a fare l'arrosto e ogni volta ne taglia il pezzo finale prima di infornarlo, esattamente come facevi tu ... ma perché tu tagliavi via quel pezzo?"
E la nonna, serafica: "Perché avevo la teglia troppo piccola!"
Un piccolo coniglio corre nella giungla quando vede una giraffa mentre è intenta a farsi una canna. Il piccolo coniglio si ferma e dice alla giraffa: "Giraffa, amica mia, non fumare questa canna, vieni a correre piuttosto con me per rimanere in forma". La giraffa riflette un minuto e alla fine decide di gettare via la sua canna e di seguire il piccolo coniglio. Corrono insieme, quando vedono un elefante che si prepara a sniffare un po' di cocaina. Il piccolo coniglio si avvicina all'elefante e gli dice: "Amico elefante, smetti di sniffare la coca e vieni a correre con noi per mantenere la tua forma fisica". Lui ci pensa un attimo e alla fine convinto li segue. In strada, i tre animali incontrano un leone pronto ad iniettarsi di eroina. Ed il piccolo coniglio gli grida: "Leone, compagno, non ti pungere più, vieni a correre piuttosto con noi. Finiscila di farti del male e vieni a farti del bene". Il leone si avvicina al coniglio e gli molla un ceffone sul muso che lo lascia completamente stordito. Gli altri animali, scioccati, si rivoltano contro il leone: "Ma come ti sei permesso, perché lo hai fatto, questo piccolo coniglio cercava solamente di aiutarci". Ed il leone: "Questo stronzo mi obbliga sempre a correre come un deficiente nella giungla ogni volta che prende dell'ecstasy".
Un anziano pensionato vive a casa da solo. Sapendo che il suo vicino sta per andare in Brasile, lo prega di comprargli un bel pappagallo, di quelli che parlano, per avere un po' di compagnia. Il tale parte, si fa la sua bella vacanza e al momento del ritorno si ricorda all'improvviso che doveva comprare il pappagallo. Fa un giro di tutti i negozi di animali vicino all'aeroporto, ma non trova nessun pappagallo. Arrivato all'ultimo negozio, disperato, si decide a comprare un gufo. Torna a casa e consegna al vecchietto l'uccello:
"Salve, ho trovato questo pappagallo particolarissimo! Ancora non parla, ma mi hanno assicurato che, se gli si insegna, impara in fretta e non smette mai di parlare!"
Il vecchietto ringrazia e sistema il finto pappagallo in una gabbia. Dopo un mese i due vicini si incontrano:
"Allora come va il pappagallo? Parla?".
"Beh, parlare non parla ancora, ma sapessi come sta attento...!"
Tre cacciatori, seduti a tavola, si vantano delle loro prodezze venatorie d'Africa. "Una volta sono stato caricato da un rinoceronte. L'ho lasciato avvicinare fino a tre metri e poi, pam!, l'ho fatto secco", dice il primo. "Io, invece, mi sono trovato a tu per tu con un elefante", racconta il secondo. "L'ho fatto avvicinare fino a due metri e poi, pam!, l'ho freddato". "Invece, io, mi sono imbattuto in un bufalo imbestialito che mi ha caricato a testa bassa. Sono rimasto calmo e, quand'è arrivato a un metro, pam!, l'ho liquidato", narra il terzo. Un ometto, seduto a un tavolo vicino, dopo averli ascoltati, si intromette: "Io, invece, senza alcun fucile, mi sono avvicinato a cinquanta centimetri da un leone e gli ho pisciato addosso". "Incredibile! - esclamano i tre cacciatori - E poi com'è finita?". E l'ometto: "Sono arrivati i guardiani dello zoo e mi hanno multato".