"Mamma, quando ero nell'autobus, il papà mi ha detto di lasciare il mio posto ad una signorina che era in piedi".
"È giusto, piccola mia, far sedere le persone più grandi". "Mamma, ma il mio posto era sulle ginocchia di papà!"Un Direttore Generale di banca era preoccupato per un suo giovane collaboratore che, dopo un periodo di lavoro insieme, senza mai neanche essersi fermato per la pausa pranzo, comincia ad assentarsi a mezzogiorno.
Il Direttore Generale chiama quindi il detective privato della banca e gli dice: "
Segua il Sig. Bianchi per una settimana intera, non vorrei che sia coinvolto in qualcosa di male o sporco".
Il detective fa il suo lavoro, torna e rapporta:
"Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la sua macchina, va a pranzo a casa sua, fa l'amore con sua moglie, fuma uno dei suoi eccellenti sigari e torna a lavorare.
Risponde il Direttore: "Oh, meno male che non c'è niente di losco in tutto questo!
Il detective quindi domanda: "Posso darLe del tu, Signore?".
Sorpreso il Direttore risponde: "Sì, come no".
Ed il detective:
"Ti ripeto: Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la tua macchina, va a pranzo a casa tua, fa l'amore con tua moglie, fuma uno dei tuoi eccellenti sigari e torna a lavorare!"
Un giovane ragazzo si lagna in ufficio col suo capo in relazione ai suoi rapporti con la fidanzata, molto caparbia: "A volte mi fa tanto arrabbiare che avrei voglia di picchiarla". E il capo gli consiglia: "Bene, ti diro' quello che facevo a mia moglie quando mi faceva arrabbiare: Le tiravo giu' i pantaloni e la sculacciavo". Scuotendo la testa il giovane ragazzo risponde: "Mi sa che non funziona. Ogni volta che le tiro giu' i pantaloni non sono piu' arrabbiato".
Sono molto indeciso - dice un giovane ad un amico - non so se sposare una bella ragazza di cui sono innamorato o la vedova stagionata e piena di soldi che ho conosciuto al mare. "Io non avrei dubbi - risponde l'amico - sposerei la ragazza. L'amore è la cosa più importante della vita, l'unica che possa darti la felicità". "Mi hai convinto". "Bene. Adesso ti dispiace darmi il numero di telefono della vedova?"
Al ristorante un tizio chiede un pollo padovano. Quando il cameriere gli porta il pollo il tizio gli infila un dito nel sedere e poi scaglia il pollo lontano urlando: "Ho detto che voglio un pollo di Padova e questo pollo invece e' di Trento! ". Il cameriere torna in cucina, prende un altro pollo e lo porta al cliente. Ma anche questa volta il cliente dopo aver messo un dito su per il sedere al pollo, va su tutte le furie gridando: "Ma questo pollo e' di Bologna!". Il cameriere torna in cucina e racconta l'avvenuto al cuoco che esclama: "Perbacco, finalmente un vero intenditore! " e prepara questa volta un vero pollo di Padova. Il cliente mette il dito su per il sedere al pollo ed esclama contento: "Questo si' che e' un vero pollo di Padova! ". Finito il pasto il signore paga il conto e sta per andarsene quando il cameriere gli si avvicina e sottovoce, sulla porta di uscita, gli chiede: "Mi scusi, non vorrei importunarla, ma io sono un trovatello; non potrebbe dirmi almeno di che citta' sono originario? ".
Due donne chiedono udienza al saggio re Salomone, e si presentano trascinando tra loro un giovane. "Quest'uomo ha consentito a sposare mia figlia!" dice la prima donna, Miriam. "No! vuole sposare MIA figlia", dice l'altra, Avigail. E così cominciano a litigare davanti al Re, finché Salomone impone il silenzio. "Portatemi la spada più grande," dice il saggio re "e io taglierò in due il ragazzo: ognuna di voi riceverà la metà". "Per me va bene" dice Miriam. Ma Avigail dice "Oh sire, non spargere sangue innocente. Lascia che la figlia di Miriam sposi il giovane". Il saggio Re non esita un attimo. "Il giovane deve sposare la figlia di Miriam", proclama. "Ma voleva tagliarlo in due!" esclama tutta la corte. "Appunto", dice Salomone. "Questo mostra che lei è la vera suocera".