Alle poste in un paesino arriva un commissario incaricato di verificare il livello culturale
dei dipendenti. Questi vengono chiamati uno ad uno per un breve colloquio. Entra il primo.
Allora, iniziamo con qualcosa di semplice Conti da 1 a 10. Il primo conta: "1, 3, 5, 7, 9".
Ma come? E i numeri pari?". "Sa, io consegno la posta solo a sinistra". "D'accordo, d'accordo, vada pure". Entra il secondo. "Bene, faccio anche a lei una domandina facile facile.
Conti fino a 10". "2, 4, 6, 8, 10". "Ok, ok! Ho capito! Lei consegna la posta solo a
destra. Va bene, vada pure". Entra il terzo. "Allora, speriamo che lei sappia contare".
"Beh, certo. 1, 2, 3, 4, 5...". E il commissario, stupito: "Complimenti, ma lei non consegna la posta?". "No, no, io ho un titolo di studio. Lavoro in ufficio!". E il commissario: "Complimenti! Continui ancora". "Certo ... 6, 7, fante, cavallo e re!".
Dal famoso trattato "genitore non farti infinocchiare da tuo figlio" ecco una breve ma infallibile guida che permette di capire se vostro figlio si fa di maria: suggeriamo innanzitutto l'infallibile metodo empatico, che consiste nel provare a sussurrare nel bel mezzo di un pranzo: "Chi mi fa un filtro?", o in prossimità del dolce "Qualcuno vuole un pò di crema di marocchino?" e controllare le reazioni del soggetto. Altrimenti leggere di seguito. Se suo figlio presenta almeno quattro dei seguenti sintomi, lo consideri un "fattone":
- Vostro figlio mostra un improvviso attacco di pacifismo, spesso legato all'abuso di reggae, di cappellini con la visiera e delle seguenti espressioni linguistiche: sto traumato, sto crepato, sto rovinato, sto da buttà.
- Vostro figlio rivela una inspiegabile fiammata ecologica, che si manifesta sotto forma di amore per i parchi, i funghi, l'erba e le colture batteriche sui propri vestiti. Nei soggetti più gravi è possibile riscontrare la nascita di piante con foglie a cinque punte nei vasi del balcone.
- Vostro figlio torna a casa e senza togliersi la giacca, corre in cucina e si prepara una baguette con Nutella, speck e provola affumicata.
- Vostro figlio inizia una collezione di pipette.
- Vostro figlio si fa spedire a casa materiale informativo dal Ministero del Turismo Jamaicano.
- Vostro figlio vi da' la buonanotte dicendo: "Bellaaaaaa!".
- Ogni tessera nel portafoglio di vostro figlio perde irrimediabilmente centimetri quadrati.
- Vostro figlio vi presta un accendino, voi l'accendete e la fiamma annerisce il soffitto.
- Vostro figlio cerca di convincervi, indossando una maglietta crivellata, a votare Pannella alle prossime elezioni, pronunciando un monologo delirante infestato dai "calcola" e concluso con "In finale è così".
- Vostro figlio si sveglia nel cuore della notte convinto di aver visto Berlusconi entrare dalla finestra per riprendersi l'euroconvertitore.
- Durante i mondiali di calcio scoprite che vostro figlio intona fra i denti l'inno nazionale olandese e progetta segretamente un viaggio in camper verso Amsterdam con almeno due amici dotati di soprannomi incomprensibili.
- Vostro figlio scoppia improvvisamente a ridere fino alle lacrime seduto sul divano, di fronte alla televisione spenta.
- Vostro figlio lascia ad essiccare al sole filamenti di banana.
- Vostro figlio si dichiara nell'ordine: buddista, bonghista, anarchico, zapatista, rastaman, filo-palestinese, post punk, no global, recordman di Winning Eleven e a metà della lista si dimentica di cosa diavolo sta parlando.
Tre signore, con rispettive figlie si incontrano dal parrucchiere
- "Ah, io amo molto i fiori, dice la prima e per questo ho chiamato mia figlia Margherita."
- "Oh, io invece vado matta per le pietre preziose, fa la seconda, e per questo ho chiamato mia figlia Smeralda". Allora la terza prende per mano la figlia e con fare stizzito: "Andiamo a casa, Pompilia!"
Tre cacciatori, seduti a tavola, si vantano delle loro prodezze venatorie d'Africa. "Una volta sono stato caricato da un rinoceronte. L'ho lasciato avvicinare fino a tre metri e poi, pam!, l'ho fatto secco", dice il primo. "Io, invece, mi sono trovato a tu per tu con un elefante", racconta il secondo. "L'ho fatto avvicinare fino a due metri e poi, pam!, l'ho freddato". "Invece, io, mi sono imbattuto in un bufalo imbestialito che mi ha caricato a testa bassa. Sono rimasto calmo e, quand'è arrivato a un metro, pam!, l'ho liquidato", narra il terzo. Un ometto, seduto a un tavolo vicino, dopo averli ascoltati, si intromette: "Io, invece, senza alcun fucile, mi sono avvicinato a cinquanta centimetri da un leone e gli ho pisciato addosso". "Incredibile! - esclamano i tre cacciatori - E poi com'è finita?". E l'ometto: "Sono arrivati i guardiani dello zoo e mi hanno multato".
Due pastori trovano una pecora con testa impigliata in un cespuglio. Secondo la consuetudine dei pastorii, uno si abbassa i calzoni e se la sodomizza. Poi si ricompone e dice al secondo: "Dai, adesso tocca a te...". Il secondo si abbassa i calzoni e... infila la testa nel cespuglio.
Alcuni consigli per far irritare la gente:
- Lasciate la fotocopiatrice impostata su una riduzione formato del 200%, 42x58 cm, inchiostratura extra-forte, 99 copie.
- Andate in un ristorante, rifiutate di sedervi ad un tavolo, e semplicemente mangiate le mentine offerte gratuitamente alla cassa.
- Imparate a imitare il rumore del fax e del modem.
- Se avete un occhio di vetro picchiettatelo occasionalmente con la penna mentre parlate con qualcuno.
- Insistete per tenere accesi i tergicristallo della vostra auto in qualsiasi condizione di tempo "per regolarne il funzionamento".
- Ripetete la seguente conversazione almeno dodici volte: "Scusa, l'hai sentito?", "Che cosa?", "Ah, non importa, ormai se n'è andato".
- Terminate ogni vostra frase con le parole: "Secondo le profezie".
- Aggiustate il colore delle immagini alla televisione in modo da ottenere il viso della gente verde, insistendo che per voi è meglio così.
- Pinzate i fogli di carta nel mezzo della pagina.
- Suonate il clacson e salutate in macchina la gente, anche se non la conoscete.
- Mentre assistete ad un opera, canticchiate udibilmente anche voi le arie.
- Andate ad un recital di poesie, e domandate perché non facciano quasi mai rima.
- Fate ai vostri colleghi domande misteriose, e scribacchiate le loro risposte in un blocco per appunti.
- Borbottate qualcosa al riguardo dei profili psicologici.