Una signora, assai distinta, scopre che la sua bambina di pochi anni dice le parolacce. Si informa presso la figlia e la bambina le confessa che gliele ha insegnate una sua compagna di asilo. La madre piu' tardi ai giardini, dove la piccola sta giocando, le si avvicina e le dice: "Senti ... tu non devi piu' dire quelle brutte parole...". "E tu", la interrompe la bambina, "tu come fai a sapere che le dico?". "Beh! Me l'hanno detto gli uccellini ...". "Oh, porca vacca! E io, a quei bastardi figli di puttana, gli do pure da mangiare!".
Ma le madri sono così per costituzione o frequentano dei corsi appositi per poterci crescere e farci diventare gli adulti di domani?
Ecco un'analisi di come il loro aiuto ci permetta di affrontare la vita e capire il mondo che ci circonda.
La mamma è quella che ti insegna a rispettare il lavoro degli altri
-"Se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena pulito!"
La mamma è quella che ti insegna a pregare
-"Prega Dio che non ti sia caduto sul tappeto!".
La mamma è quella che ti insegna a rispettare le tempistiche di lavoro
-"Se non pulisci la tua camera entro domenica, ti faccio pulire l'intera casa per un mese!".
La mamma è quella che ti insegna la logica
-"Perche' lo dico io, ecco perché!"
La mamma è quella che ti insegna ad essere previdente
-"Assicurati di avere le mutande pulite, non sia mai fai un incidente e ti devono visitare!".
La mamma è quella che ti insegna l'ironia
-"Prova a ridere e ti faccio piangere io!".
La mamma è quella che ti insegna la tecnica dell'osmosi
-"Chiudi la bocca e mangia!".
La mamma è quella che ti insegna il contorsionismo
-"Guarda che sei sporco dietro, sul collo!".
La mamma è quella che ti insegna la resistenza
-"Non ti alzi finché non hai finito quello che hai nel piatto!".
La mamma è quella che ti insegna a non essere ipocrita
-"Te l'ho gia' detto mille volte di non farlo, non fare finta di niente!".
La mamma è quella che ti insegna il ciclo della Natura
-"Come ti ho fatto, ti disfo!".
La mamma è quella che ti insegna il comportamento da non tenere
-"Smettila di comportarti come tuo padre!".
La mamma è quella che ti insegna cos'e' l'invidia
-"Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi come noi!
UNA SIGNORA A PASSEGGIO CON IL FIGLIO INCONTRA UNA GIOVANE E BELLA VICINA DI CASA...
CARLO SU' DAI UN BACINO ALLA SIGNORA GLI DICE LA MAMMA...NO MAMMA. SU CARLO NON FARE I CAPRICCI !!! PERCHE' TI OSTINI A NON VOLER SALUTARE LA SIGNORA ???
PERCHE' IERI QUANDO HA PROVATO A BACIARLA PAPA' SI E' PRESO DUE SBERLE !!!
Un fattore ha bisogno di una cura per il suo toro, che ultimamente e' molto pigro e non compie il suo dovere. Cosi' va dal veterinario, e la cura sembra davvero efficace, visto che il toro non solo monta le vacche del fattore, ma anche quelle del suo vicino. Il giorno dopo il vicino lo va a trovare e gli chiede: "Cribbio, ma cosa ti ha consigliato il veterinario, per fare diventare cosi' quel toro ?!?". "Mah, non lo so, delle pillole...". "E che pillole erano ?". "Mah, non ti saprei dire, pero' sanno di menta piperita".
Un ispettore dell'acquedotto si ferma in una casa colonica e, parlando con il fattore gli spiega che deve ispezionare il terreno per controllarere l'impianto idrico.
Il vecchio contadino gli risponde: "Per me va bene, ma eviti di andare in quel campo laggiù".
L'uomo, stizzito, risponde: "Io ho l'autorità di andare dovunque sia necessario. La vede questa tessera? Mi permette di ispezionare qualunque luogo. Mi ha capito?"
Il contadino china la testa e va avanti con il suo lavoro.
Più tardi si sentono delle urla e si vede l'ispettore fuggire a gambe levate inseguito da un toro infuriato.
Il contadino, tranquillo, gli grida: "La tessera! Gli mostri la tessera!"
Safari. Il grande cacciatore tornato dall'Africa racconta le sue avventure agli amici al bar: "Beh, eravamo in due nella savana e quando abbiamo visto il leone uscire abbiamo puntato tutti e due, ma il fucile mio ha fatto cilecca e quello davanti a me lo ha sbagliato. Allora il leone gli e' saltato addosso sbranandolo. Io tentavo di ricaricare, ma mi tremavano le mani e mi sono cadute tutte le pallottole per terra. Faccio per raccoglierle e il leone si accorge di me. Prima che si decida di aggredirmi mi arrampico sul ramo piu' basso di un enorme baobab e il leone di sotto che saltava per prendermi e con le unghie mi toccava i pantaloni. E io mi tiravo un po' su, ma quando scivolavo giu', zac, lui tentava di unghiarmi e io mi sollevavo. Appena scivolavo, zac, lui saltava per prendermi con le unghie. Be' insomma ragazzi, non ho vergogna a dirvelo: mi sono cacato addosso!". "Si', ci rendiamo conto, in quelle circostanze, chiunque...". "Ma che avete capito? Mi sono cacato addosso adesso, mentre ve la raccontavo!"