Un carabiniere siciliano

Un carabiniere siciliano decide un giorno di andare a farsi una bella camminata in montagna. Cammina, cammina, arriva dove inizia la prima neve. Dopo circa 10 minuti di cammino nella neve trova un cartello con su scritto "Qui inizia la neve perenne". Il carabiniere legge ed esclama: "Minchia! E allora? Pure a Trapani inizia per N  !".


Il carabiniere e le chiavi della macchina

Caserma dei carabinieri. Entra l' appuntato: "Maresciallo, ho combinato un guaio: mi sono chiuso fuori dalla macchina. Le chiavi sono all'interno e non riesco ad infilare la mano nella fessura del finestrino rimasta aperta". "Sveglia appuntato!! prenda un pezzo di fil di ferro e cerchi di sbloccare la sicura". L'appuntato, tutto contento, esce, si dirige verso la macchina e inizia l'operazione. Nel frattempo dal maresciallo entra un altro appuntato che sta ridendo a crepapelle. "Ma che fa ?! Ride nel mio ufficio ?". "Guardi ho appena visto una scena...C'è uno scemo che si è chiuso fuori dalla macchina e prova ad aprirla con un fil di ferro... Ah! Ah!". "E allora? A me sembra una buona idea... Infatti gliel'ho suggerita io !!". "Sì, ma vede, il fatto è che in macchina c'è il collega che gli sta dicendo: "A destra, a destra, sinistra, sinistra".


Il carabiniere alla frontiera

Alla frontiera di Ponte Chiasso arriva un’Audi 4. Il carabiniere la ferma e dice al conducente: "Non potete passare, è illegale essere in 5 su un’Audi 4!"
"Come sarebbe a dire? Perché è illegale?", gli chiede il tedesco.
"Perché 4 significa quattro! Non uno di più...", gli ribatte il carabiniere .
"Ma guardi che 4 è il modello di questa Audi!", gli grida il tedesco, incredulo e irritato. Poi sbotta: "Ma leggiti il libretto di circolazione! L’auto può portare 5 persone!"
"Ma lei chi vuol prendere in giro?" gli fa eco il carabiniere , precisando: "4 significa quattro, Ok? E con lei a bordo ci sono cinque persone! Uno in più del dovuto, quindi è illegale, contro le disposizioni di Legge!"
Il tedesco, fuori di sé, sbotta: "Ma tu sei proprio un idiota! Chiamami il tuo superiore. Voglio parlare con uno meno stupido!"
"Spiacente" replica il carabiniere  "adesso non può venire. E’ impegnato..."
"E per quanto ne ha?" gli chiede il tedesco.
"Questo non lo so. E’ da un’ora che sta discutendo con quei due sulla Uno..."


Un carabiniere legge il giornale

Un carabiniere legge sul giornale: "Ogni cinque bambini nati nel mondo, uno e' cinese". E il carabiniere rivolgendosi alla moglie: "Maria, siamo fortunati: abbiamo avuto otto figli e nessuno di loro e' cinese".


A caccia di gorilla


 

Un tizio vuole andare a caccia di gorilla e cerca un esperto con un'inserzione sul giornale. Si presenta un nano con un cagnolino che lo convince ad assumerlo perche' dice di possedere un metodo infallibile. Cosi' partono per la jungla e dopo un po' vedono un gorilla in cima ad un albero. Il nano sale sull'albero, scuote l'albero, il gorilla cade e prima che si muova il cagnolino gli morde le palle. Il gorilla resta cosi' a terra tramortito ed e' catturato. "Bravo, non credevo proprio che ce l'avresti fatta!". Vanno avanti e vedono su un albero un altro gorilla, enorme. Il nano sale, guarda in faccia il gorilla, scuote l'albero, il gorilla cade, arriva il cagnolino che gli morde le palle. Vanno avanti e ne vedono un altro, immenso. Il tizio allora dice: "Voglio questo! Vai!". Il tipo sale, guarda in faccia il gorilla, scuote l'albero, ma il gorilla non cade. Lo guarda ancora e ringhia. Il gorilla s'incazza, scuote l'albero, il nano cade e appena a terra dice al tizio: "Spara al cagnolino! Spara al cagnolino!".

La storia della formica

Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Lì trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimè, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e cosi finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato a una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale.
Il nuovo gestore di area - è chiaro - ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile.
"Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E cosi contattò il Gufo, PRESTIGIOSO CONSULENTE, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'è troppa gente in questo ufficio."
E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente, e licenziò la Formica incavolata, che prima era felice.
MORALE:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E' preferibile essere inutile e incompetente!
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale...

 

Il toro e il leprottino

Una lepre ferita sta' cercando di mettersi in salvo dal cacciatore, e si va a rifugiare sotto le gambe di un toro gigantesco.Il toro come la vede con aria sbruffolegna gli dice:"CHE HAI, BEL CONIGLIETTO!!!La lepre gli fa:"EH!!!UN CACCIATORE DI MI HA SPARATO E SONO FERITO!!!il toro ancora con aria da sbruffone replica:"UH!!!E TU CON QUELLE ORECCHIE COSI' GRANDI POSSIBILE CHE NON HAI SENTITO IL PERICOLO? La lepre alza la testa guarda in su e gli dice:"E TU CON QUELLE PALLE COSI' GRANDI POSSIBILE CHE PORTI LE CORNA!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Chi è mio padre


 

"Mamma, mamma, è ora che tu mi dica la verità: chi è mio padre?". "La verità, figlio mio, è che sei un figlio di provetta". "Di provetta??". "Si. Ne ho provati talmente tanti che non ho proprio idea di chi possa essere tuo padre".

Confidenze al farmacista

Un ragazzo entra in farmacia e chiede al farmacista un preservativo. Il giovane e' piuttosto fiero di se' e comincia a raccontare: "Stasera voglio un profilattico speciale, vede, sto con questa ragazza da un po' di tempo, ma lei e' ancora vergine. Stasera vado a casa sua a cenare con lei e i suoi. Poi, i genitori andranno a letto e allora sono sicuro che arriveremo subito al fatto". "Allora, signore, va bene questo. Ne vuole uno solo?". " No, me ne dia una dozzina, una volta che lei avra' provato il piacere con uno come me, non vorra' piu' lasciarmi. Chissa' quante volte lo faremo!". Il giovane paga i profilattici e esce. Quella sera si ritrova a casa della sua ragazza e prima di mettersi a tavola per mangiare il giovane richiede di fare la benedizione sul pasto e comincia a pregare molto ferventemente, e continua a pregare per molto tempo. Dopo un po' la ragazza gli rifila un calcio alla gamba e gli dice: "Non sapevo che fossi cosi' religioso!". "E io non sapevo che tuo padre fosse farmacista!".
 

Due mamme si incontrano

Due mamme si incontrano e tra un discorso e l'altro parlano anche dei loro figli:-

"Mio figlio ha scoperto che cosa vorrà fare da grande!"- "Davvero?? E cosa?"- "Il musicista! Non fà altro che prendere note!"


Una signorina inglese

Una signorina inglese di buona famiglia sposa un rude minatore del Galles. La prima notte di nozze lei si fa trovare a letto indossando una casta camicia da notte di pizzo. Lui, in canottiera e mutandoni ascellari, prima di infilarsi sotto le coperte si svita il piede destro, di legno, ricordo di un incidente in miniera. La timida sposa, che non era a conoscenza del lieve difetto fisico, rimane molto impressionata e, la mattina successiva, telegrafa alla madre: DEAR MOTHER MY HUSBAND ONLY ONE FOOT. La mattina seguente giunge il telegramma di risposta della madre:  CONGRATULATIONS YOUR FATHER ONLY SIX INCHES..


Sulle ginocchia di papà!

"Mamma, quando ero nell'autobus, il papà mi ha detto di lasciare il mio posto ad una signorina che era in piedi".

"È giusto, piccola mia, far sedere le persone più grandi". "Mamma, ma il mio posto era sulle ginocchia di papà!"

Come capire se vostro figlio si fa le canne




Dal famoso trattato  "genitore non farti infinocchiare da tuo figlio" ecco una breve ma infallibile guida  che permette di capire se vostro figlio si fa di maria: suggeriamo innanzitutto l'infallibile metodo empatico, che consiste nel provare a sussurrare nel bel mezzo di un pranzo: "Chi mi fa un filtro?", o in prossimità del dolce "Qualcuno vuole un pò di crema di marocchino?" e controllare le reazioni del soggetto. Altrimenti leggere di seguito. Se suo figlio presenta almeno quattro dei seguenti sintomi, lo consideri un "fattone":


- Vostro figlio mostra un improvviso attacco di pacifismo, spesso legato all'abuso di reggae, di cappellini con la visiera e delle seguenti espressioni linguistiche: sto traumato, sto crepato, sto rovinato, sto da buttà.
- Vostro figlio rivela una inspiegabile fiammata ecologica, che si manifesta sotto forma di amore per i parchi, i funghi, l'erba e le colture batteriche sui propri vestiti. Nei soggetti più gravi è possibile riscontrare la nascita di piante con foglie a cinque punte nei vasi del balcone.
- Vostro figlio torna a casa e senza togliersi la giacca, corre in cucina e si prepara una baguette con Nutella, speck e provola affumicata.
- Vostro figlio inizia una collezione di pipette.
- Vostro figlio si fa spedire a casa materiale informativo dal Ministero del Turismo Jamaicano.
- Vostro figlio vi da' la buonanotte dicendo: "Bellaaaaaa!".
- Ogni tessera nel portafoglio di vostro figlio perde irrimediabilmente centimetri quadrati.
- Vostro figlio vi presta un accendino, voi l'accendete e la fiamma annerisce il soffitto.
- Vostro figlio cerca di convincervi, indossando una maglietta crivellata, a votare Pannella alle prossime elezioni, pronunciando un monologo delirante infestato dai "calcola" e concluso con "In finale è così".
- Vostro figlio si sveglia nel cuore della notte convinto di aver visto Berlusconi entrare dalla finestra per riprendersi l'euroconvertitore.
- Durante i mondiali di calcio scoprite che vostro figlio intona fra i denti l'inno nazionale olandese e progetta segretamente un viaggio in camper verso Amsterdam con almeno due amici dotati di soprannomi incomprensibili.
- Vostro figlio scoppia improvvisamente a ridere fino alle lacrime seduto sul divano, di fronte alla televisione spenta.
- Vostro figlio lascia ad essiccare al sole filamenti di banana.
- Vostro figlio si dichiara nell'ordine: buddista, bonghista, anarchico, zapatista, rastaman, filo-palestinese, post punk, no global, recordman di Winning Eleven e a metà della lista si dimentica di cosa diavolo sta parlando.


Sulle ginocchia di papà!

"Mamma, quando ero nell'autobus, il papà mi ha detto di lasciare il mio posto ad una signorina che era in piedi".

"È giusto, piccola mia, far sedere le persone più grandi". "Mamma, ma il mio posto era sulle ginocchia di papà!"

QUAND'ERO PICCOLO

QUAND'ERO PICCOLO I MIEI GENITORI HANNO CAMBIATO CASA UN SACCO DI VOLTE... MA IO SONO SEMPRE RIUSCITO A TROVARLI !!!

JSN Megazine template designed by JoomlaShine.com
Licenza Creative Commons
Ridichetipassa is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License. dy>